Libro: ‘L’Isola Dei Due Mondi’

L’ISOLA DEI DUE MONDI

L'Isola Dei Due MondiDi Geraldine Brooks

Anno Edizione 2011

Pagine 335

Costo € 17,50

Traduttore Massimo Ortelio

Ed. Neri Pozza (collana ‘I Narratori Delle Tavole’)

TRAMA: La giovane Bethia Mayfield, figlia del pastore inglese John, ha una gran voglia di studiare, ma nel 1660 non è consentito alle donne avere un’istruzione superiore, così lei ascolta di nascosto le lezioni che il padre impartisce al fratello Makepeace ed assimila molto più di lui che è svogliato ed anche un po’ zuccone. La sua famiglia vive nel villaggio di Great Harbour, sull’isola di Martha’s Vineyard, posta a circa 80 miglia a sud di Boston. La missione del padre è quella di convertire quanti più nativi della tribù Wampanoag sia possibile, nonostante l’ostilità del temibile stregone o ‘pawaaw’ Tequamuck. Durante un’escursione solitaria a cavallo nella zona sud dell’isola, per la gran parte ancora selvaggia, Bethia incontra Caleb, nipote dello stregone, un giovane libero, robusto, socievole, abilissimo nella caccia ed a sfruttare le risorse offerte dalla natura del luogo. Fra i due ragazzi nasce subito una grande empatia, nonostante le difficoltà di lingua, cultura e religione. Bethia è attratta dalle colorite espressioni dell’amico che professa una fede panteista e Caleb a sua volta è incuriosito dalle pagine scritte di una copia del catechismo che gli dona la giovane. Quando però Caleb deve sottoporsi alla tradizionale e dura prova di iniziazione prevista alla sua età dal suo popolo, Bethia deve rinunciare al piacere della sua compagnia, che ha tenuta nascosta alla sua famiglia. Di lì a breve, ancora quindicenne, essa perde la madre e l’anno seguente anche la sorellina Solange. Lei interpreta questi tragici eventi come una punizione divina per aver provato l’ebbrezza della trasgressione coltivando l’amicizia con Caleb ed assistendo di nascosto ad alcuni riti tribali. E’ con grande sorpresa, mista a piacere quindi, che Bethia viene a conoscenza che Caleb, accettando l’offerta di suo padre, a breve domorerà a casa sua, dove sarà erudito alla religione cattolica ed altre materie di studio, assieme ad un altro nativo di nome Joel, oltreché Makepeace ovviamente. L’obiettivo del padre di Bethia è quello di preparare questi volenterosi nativi affinché superino l’esame di ammissione all’Università di Harvard e possano un giorno tornare sull’isola per insegnare la religione cattolica al loro popolo. Egli però non riesce a completare l’opera perché la goletta sulla quale s’imbarca per compiere un viaggio sul continente dove sperava di raccogliere dei fondi, naufraga nel corso di una terribile tempesta, come aveva profetizzato e minacciato Tequamuck. Il suo corpo non verrà più ritrovato. Al nonno di Bethia, il quale ha già impegnato gran parte dei soldi che gli aveva affidato il figlio John, non resta quindi che inviare i tre allievi a Cambridge, presso il maestro di una scuola locale, il quale è disposto ad accoglierli per completare la loro preparazione, in cambio dei servigi di Bethia, la quale diventa rabbiosa ancor più che sorpresa per non aver avuto alcuna voce in capitolo nella decisione. Il maestro Corlett, rimasto vedovo della moglie, si accorge ben presto che Bethia è tutt’altro che una serva ignorante e trascorre con lei piacevoli serate a chiacchierare, seppure, da buon tradizionalista, non condivide affatto le sue smanie culturali. Nel frattempo Caleb e Joel si distinguono per la loro volontà ed i risultati negli studi, al contrario di Makepeace il quale non mostra segni di miglioramento ed accusa la sorella di essersi innamorata di Caleb, per poi infine rinunciare e tornare sull’isola. Corlett nel frattempo ha riconosciuto in Bethia la donna ideale per il figlio Samuel, insegnante presso la stessa università e quest’ultimo difatti, ancora celibe, appena la conosce direttamente s’innamora di lei, colpito dalla sua insolita e fine istruzione, dal suo carattere ed avvenenza, proponendole poco dopo di sposarlo. Bethia non prova per Samuel, almeno inizialmente, il trasporto che sente invece per Caleb, ma al tempo stesso non è indifferente alla sua corte ed al fatto che egli ha libero accesso alla fornitissima libreria dell’Università di Harvard nella quale lei potrebbe dare finalmente libero sfogo alla sua sete di sapere. Gli eventi successivi riservano ancora parecchie sorprese e capovolgimenti di fronte, in una storia nella quale gli sviluppi sono tutt’altro che scontati.

VALUTAZIONE: Un romanzo insolito ed intrigante, il cui senso risiede nel narrare la storia del primo nativo laureato ad Harvard ma che finisce per esaltare la figura della giovane donna che lo ha sempre sostenuto nel suo percorso formativo, pur essendo a sua volta costretta a vivere fra i pregiudizi riservati al suo sesso nel XVII secolo. Geraldine Brooks è molto brava a tratteggiare entrambi i caratteri ed a tenere sempre ben desta l’attenzione del lettore con una prosa fluida e piacevole, a cui contribuiscono pure l’originalità dell’ambientazione e dell’architettura narrativa.                                                                                                                                                                                                                                         

Geraldine Brooks è una scrittrice alla quale evidentemente non piace vincere facile, per così dire. Già nel suo precedente romanzo ‘I Custodi del Libro’ aveva dimostrato una notevole sensibilità oltreché l’abilità di guadagnarsi l’attenzione del lettore pur trattando temi non propriamente popolari, come nel caso del testo ebraico Haggadah e le iterazioni fra popoli di diversa cultura in una città come Sarajevo, crocevia di conflitti religiosi e politici fra oriente ed occidente. Nonostante la particolarità dell’argomento, l’autrice americana di origini australiane, sicuramente in possesso di qualità narrative di prim’ordine, in quell’opera è riuscita a trasformare un racconto, nel quale è forte l’impronta storica, pur abbinata a personaggi e vicende di fantasia, in una sorta di giallo intrigante ed avvincente.

L'isola dei due mondi 09Ne ‘L’Isola Dei Due Mondi’, che mostra la suggestiva immagine in copertina di William Waterway, fondatore della Martha’s Vineyard Poetry Society, già nel titolo (per una volta quello nostrano è più incisivo dell’originale ed anonimo ‘Caleb’s Crossing’) Geraldine lascia trasparire il confronto fra due distinte culture e quindi ritorna sul tema della diversità e della tolleranza razziale, religiosa e sociale, seppure in un contesto molto diverso ed ancor di più insolito del precedente.

Lo scenario infatti in questo caso è l’isola di Martha’s Vineyard la quale, basta cercare qualche informazione su Internet, è grande più o meno quanto l’isola d’Elba; si trova non lontana dalla città di Boston ed è balzata alle cronache in tempi ancora relativamente recenti per alcuni fatti curiosi accaduti sul suo territorio o nel mare che la circonda, i quali l’hanno resa più nota di quello che probabilmente ed altrimenti sarebbe diventata, contando soltanto sulle sue risorse naturali, tipiche di una ridente località di villeggiatura, come tante altre però.

L'isola dei due mondi 07Gli annali del cinema la citano per almeno due voci: è il luogo ad esempio dove risiede la tomba del rimpianto attore John Belushi (‘The Blues Brothers’ a ‘Animal House’, fra le sue principali interpretazioni) ed è stata pure la location del celebre film di Steven Spielberg ‘Lo Squalo’. La stessa isola è stata poi teatro dell’incidente aereo nel quale morirono il figlio omonimo di John Fitzgerald Kennedy e la moglie, ed infine è stata oggetto degli studi di alcuni scienziati per un curioso caso di sordità genetica, una patologia ereditaria che si verificò, rimanendo a lungo inspiegabile, fra la popolazione protestante che vi risiedeva già agli inizi del ‘900. La questione è stata poi risolta grazie alla scoperta che, in una comunità chiusa e nella quale i collegamenti con la terraferma sono ulteriormente complicati dalle condizioni tutt’altro che agevoli del mare, con conseguenti difficoltà d’interscambio fra gli abitanti, i matrimoni fra consanguinei favorivano la diffusione della variazione di un gene che ha provocato per molti anni, appunto, la sordità in un numero di persone nettamente superiore alla media.

L'Isola Dei Due Mondi 01La scrittrice però nel mettere a punto il suo racconto non è ricorsa a nessuno di questi facili spunti, concentrandosi invece sulla figura, sconosciuta ai più, di Caleb Cheeshahteaumauk (lo so, il cognome è impronunciabile…), un nativo della tribù dei Wampanoag (e ridagli…), il quale intorno al 1665 fu il primo rappresentante degli indiani d’America a conseguire la laurea ad Harvard. L’io narrante della sua opera, Geraldine Brooks lo ha però affidato ad una sorta di alter ego, Bethia Mayfield: una figura totalmente inventata, la quale, nel ripercorrere la storia esaltante ma anche sofferta di Caleb, traccia al tempo stesso un quadro dettagliato e convincente della sua stessa vicenda esistenziale, non meno complicata ed intensa, considerando l’epoca ed i pregiudizi nei confronti delle donne. Soprattutto quelle che, come lei, sentivano forte la volontà di elevarsi culturalmente dal rango subalterno tradizionalmente destinato al loro sesso…(leggi il resto del commento cliccando qui sotto su ’Continua a leggere’)

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