Foto: ‘Novembre in varie tinte di luce e colori, fra acqua (tanta) e sole (meno)’

Foto raccolte qua e là nel corso del mese corrente e durante il periodo del Black Friday (o come sento dire da qualcuno in mezzo dialetto, del ‘black fradei’…), gironzolando fra boschi, il fiume Adda e paesi dei dintorni. Ci sono stati giorni, come a inizio mese, nei quali le luci ed i colori durante le belle giornate erano smaglianti; altri nei quali i grigi chiaroscuri delle nuvole si riflettono sull’acqua ed incupiscono i panorami ed altri giorni ancora nei quali le piogge persistenti gonfiano il fiume e, come a Brivio, isolotti e camminamento lungo l’argine vanno sott’acqua. Nei boschi si possono ancora incontrare funghi dai quali è meglio stare alla larga ed in alcuni giardini si scorgono invece melograni che sembrano essere arrivati giustappunto per ornare i prossimi alberi di Natale. In ogni caso c’è il piacere di stare all’aria aperta e di camminare, magari ascoltando anche un po’ di buona musica con gli auricolari.

Cliccando su una qualsiasi delle foto è possibile vederle in un formato più ingrandito e si possono scorrerle in avanti ed indietro usando i tasti freccia. Avvicinando il mouse è anche possibile leggere il titolo e/o il nome del luogo laddove riportati. Buona visione…

‘Fra Terra, Cielo, Mare, chi lo legge ed una storica Galleria…’

Avvicina il mouse alla foto se vuoi leggere il titolo, cliccala invece se vuoi passare alla modalità ‘slide view’ e vedere le foto una per una in una modalità più ingrandita. Le puoi scorrere quindi usando i tasti freccia del PC. 

Alcuni scatti fotografici del periodo che va da giugno al settembre in corso, molti dei quali eseguiti con un semplice smartphone. Se si ha la fortuna di poter alternare paesaggi di terra e di mare ci si rende facilmente conto dei contrasti di colori, di geometrie e di sensazioni che ne scaturiscono ma anche della loro complementarietà. La montagna completerebbe il trittico ideale sotto lo stesso cielo, ma non si può sempre avere tutto. Nelle foto che seguono ci sono scorci che, per quanto a me molto cari ed a chi mi segue in questo blog sono forse già noti per la maggior parte, si rivelano ogni volta irresistibili allo scatto fotografico ma altre anche dolorosi, come quando si ritrovano alberi abbattuti dalla forza del vento per eventi atmosferici che si ripetono ahimè sempre più frequentemente.

E poi la fotografia si presta idealmente per esaltare alcune particolarità, momenti (‘carpe diem’) e prospettive, ancor di più poi quando s’aggiunge il fattore caso, le occasioni spot e le manifestazioni che capitano al momento opportuno. Fra queste ad esempio il passaggio nel Golfo dei Poeti, di fronte a Lerici, del famoso Royal Clipper, l’unico veliero al mondo con cinque alberi e quarantadue vele; oppure le golette ed i gozzi che hanno arricchito, con la loro presenza all’ormeggio, la bella manifestazione storico-culturale di ‘Lerici legge il Mare’. Acqua di mare, ma anche acqua di fiume, lago o laghetto, come quello di Sartirana, con le sue ninfee fiorite e via di questo passo, saltando da un panorama o soggetto all’altro.

Anche l’apertura di una galleria può diventare occasione d’interesse fotografico oltreché storico, specie se si tratta di un luogo utilizzato durante la seconda Guerra Mondiale come rifugio durante i  bombardamenti da parte dei cittadini di Lerici, inclusi i propri familiari, al quale non si aveva mai avuta la possibilità di accedere sino ad oggi, perché è rimasto chiuso per quasi settant’anni. Ad esso dedico una galleria a parte (mi si perdoni il bisticcio), che include anche alcuni scatti ai pannelli esposti che raccontano proprio la storia di quel percorso che oggi rende più agevole raggiungere due parti del paese, evitando percorsi più lunghi o comunque più faticosi. Buona visione e lettura…

LA GALLERIA ‘PADULA’ A LERICI…

Foto e Musica: ‘Generale Inverno è Tornato’

La volta scorsa dicevo, parafrasando una canzone di Riccardo Cocciante, ‘…che venga Primavera!‘. Non avevo fatto i conti con il Generale Inverno, che nell’occasione si fa chiamare Buran o Burian (dal quale deriva il termine ‘buriana’), perché stamane lo scenario era quello che vedete nelle foto che seguono e l’Inverno è appunto tornato, per ricordarci che questo è ancora il suo tempo. I posti dove ho scattato queste foto stamani saranno anche già noti, per la gran parte, ma la ‘veste’ bianca li rende comunque diversi ed intriganti, nonostante le montagne sullo sfondo sono ahimè coperte dalle nuvole e non contribuiscono a rendere omaggio al Generale come potrebbero.

Viene quindi quasi spontaneo citare questa straordinaria canzone di Fabrizio De Andrè sul tema dell’inverno, con un testo da far accapponare la pelle e non per il freddo, ma per la bellezza: ‘…La terra stanca sotto la neve dorme il silenzio di un sonno greve. L’inverno raccoglie la sua fatica di mille secoli, da un’alba antica…’. 

Cliccando su una qualsiasi delle foto qui sotto è possibile vederle in un formato ingrandito e scorrerle in avanti ed indietro usando i tasti freccia. Avvicinando il mouse ad ogni singola foto, è visibile il titolo che, per informazione o pura fantasia, le ho assegnato. Buona visione…

 

 

Foto: ‘Fra le viuzze di Brivio come a Lerici e lungo l’Adda’

E’ sorprendente come a volte è possibile trovare delle similitudini pure fra luoghi molto distanti fra loro. Nelle foto che ho scattato con lo smartphone ieri pomeriggio dentro il vicino borgo di Brivio, che ha dato i natali a Cesare Cantù, ci sono infatti scorci ed inquadrature che non sono poi così tanto dissimili da quelle di un luogo di mare come quello a me tanto caro e natio di Lerici. Ci sono le strette viuzze che ricordano i carruggi intorno al Castello di Lerici e che testimoniano lo stesso obiettivo di rendere poco agevole la via agli antichi invasori, che fossero Saraceni o Barbari, compattando le case ed i loro abitanti per dare anche una banale sensazione di maggiore protezione reciproca. Ci sono le barche ormeggiate sul molo che segue la passeggiata lungo Adda. C’è l’antica chiesetta di Sant’Alessandro, che è solo appena più piccola di quella di San Rocco a Lerici. Ci sono i vicoli e le strettoie intorno alla vecchia Sinagoga che fanno il paio con quelle dell’altrettanto vecchio ghetto ebraico a Lerici. Poi ovviamente la distanza fra le due località si dilata uscendo dal paese e passeggiando lungo le rive dell’Adda o nelle vaste campagne coltivate, ora a riposo invernale e qui a volte è anche possibile trovare curiose inquadrature con le quali dare sfogo alla propria fantasia, sotto la mole imperiosa delle Grigne innevate e le altre montagne che si ergono quasi a voler gareggiare in altezza fra loro, anticipando le Alpi.

Cliccando su una qualsiasi delle foto è possibile vederle in un formato ingrandito e scorrere in avanti ed indietro le stesse usando i tasti freccia. Buona visione… 

 

‘Anteprima delle Foto degli Ultimi Giorni’

Una raccolta delle foto che ho scattato negli ultimi giorni lungo il corso del fiume Adda fra il ponte di Paderno d’Adda, Imbersago e Brivio. I colori dell’autunno che stanno piano piano emergendo, rendono il percorso ancora più piacevole del solito e soprattutto permettono di cogliere inquadrature e prospettive particolari ed interessanti. Il gioco dei riflessi sull’acqua esalta i colori e le sfumature, con quadri naturali che sembrano uscire dal pennello di un pittore espressionista. Ogni tanto qualche spunto mi spinge a cogliere interpretazioni personali cui spesso già sul momento, oppure in seguito, attribuisco anche un titolo di fantasia. Riguardo le foto presenti in questa raccolta mi riservo di farlo quando alcune di esse le sposterò definitivamente nella categoria di riferimento. 

1. I Miei Posti

La sequenza fotografica che segue mostra, in ordine sparso, due località geografiche: il luogo dove sono nato e vissuto sino a 20 anni e dove torno sempre volentieri quando posso, cioè Lerici e più estesamente, il Golfo dei Poeti, le Cinque Terre e dintorni, in provincia di La Spezia; quindi il luogo dove vivo e risiedo attualmente ed i suoi dintorni in Brianza, cioè Arlate di Calco in provincia di Lecco. Mi piace andare a riscoprire luoghi che, pur frequentandoli abitualmente, spesso mi riservano sorprese, nuove immagini e prospettive determinate da particolari condizioni delle stagioni o anche solo per una fortunata casualità.

Cliccare sulla singola foto per ingrandirla e scorrere quindi la galleria